Dieta GAPS e Fibromialgia: partiamo dall’alimentazione

La fibromialgia è una condizione cronica caratterizzata da dolore muscolare diffuso, affaticamento e una varietà di altri sintomi, tra cui disturbi del sonno e problemi cognitivi. Sebbene le cause precise della fibromialgia non siano completamente comprese, si ritiene che fattori genetici, neurologici e ambientali contribuiscano alla sua manifestazione.

Negli ultimi anni, l’attenzione si è focalizzata sul possibile legame tra l’alimentazione e la gestione della fibromialgia. Alcuni studi suggeriscono che una dieta equilibrata possa aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare i sintomi associati. In particolare, l’adozione di un regime alimentare ricco di frutta, verdura e acidi grassi omega-3, e povero di zuccheri raffinati e alimenti processati, potrebbe avere effetti benefici.

Come la Dieta GAPS può essere un alleato?

In questo contesto, la dieta GAPS (Gut and Psychology Syndrome), sviluppata dalla dottoressa Natasha Campbell-McBride, propone un approccio nutrizionale focalizzato sulla salute intestinale e sulla sua connessione con il sistema nervoso centrale, noto come asse intestino-cervello. La dieta GAPS si basa sull’idea che molte condizioni neurologiche e psichiatriche siano correlate a disfunzioni intestinali e mira a ripristinare l’equilibrio del microbiota attraverso specifiche scelte alimentari. Questo approccio potrebbe essere utile per coloro che soffrono di malattie autoimmuni, poiché un intestino sano può contribuire a modulare la risposta immunitaria e ridurre l’infiammazione sistemica.

Febbraio 21, 2025

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