Epilessia e dieta: Quale regime alimentare adottare in caso di disturbi
L’epilessia è una condizione neurologica cronica caratterizzata da episodi ricorrenti di attacchi epilettici. Gli attacchi epilettici sono provocati da scariche elettriche anormali e disordinate all’interno del cervello. Queste scariche possono causare una vasta gamma di sintomi, tra cui perdita di coscienza, movimenti incontrollati del corpo, confusione mentale, sensazioni insolite o alterazioni sensoriali.
Gli attacchi epilettici possono variare notevolmente in intensità, durata e sintomi manifestati. Alcune persone possono avere brevi momenti di assenza o di stordimento, mentre altri possono sperimentare convulsioni più gravi con movimenti convulsivi e perdita di coscienza. Gli attacchi possono essere scatenati da vari fattori, tra cui stress, mancanza di sonno, stimoli luminosi intermittenti (come luci stroboscopiche), febbre elevata e altri stimoli ambientali.
L’epilessia può colpire persone di tutte le età e può essere causata da diverse condizioni, tra cui anomalie cerebrali congenite, lesioni cerebrali traumatiche, infezioni del sistema nervoso centrale, tumori cerebrali e predisposizioni genetiche. Il trattamento dell’epilessia spesso coinvolge farmaci antiepilettici per controllare gli attacchi. In alcuni casi, quando i farmaci non sono efficaci, possono essere considerate opzioni come la chirurgia o la stimolazione nervosa periferica.
È importante sottolineare che molte persone con epilessia possono condurre una vita piena e soddisfacente con il giusto trattamento e supporto. La gestione dell’epilessia richiede una collaborazione stretta con un medico specializzato per sviluppare un piano di trattamento personalizzato che tenga conto dei sintomi individuali e delle esigenze del paziente.
Riferimenti Scientifici
Secondo uno studio pubblicato sulla Rivista Scientifica ACS Chemical Neuroscience nel 2020, la disbiosi della microbiota intestinale può portare a una serie di malattie, compresi disturbi neurologici.
L’ipotesi dello studio è che la regolazione della microbiota intestinale possa prevenire o trattare l’epilessia.
L’obiettivo di tale studio è stato quello di valutare le prove che indagano sulla relazione tra la microbiota intestinale e l’epilessia e sulle possibili terapie. È stata condotta una revisione sistematica della letteratura su quattro basi di dati (PubMed, Scopus, EMBASE e Web of Science). La selezione degli studi è stata limitata a articoli di ricerca originali seguendo le linee guida PRISMA.
Sono stati selezionati sei studi. Questi studi supportano in modo coeso l’interazione tra la microbiota intestinale e le crisi epilettiche.
L’analisi della microbiota intestinale ha identificato aumenti di Firmicutes, Proteobacteria, Verrucomicrobia e Fusobacteria con diminuzioni di Bacteroidetes e Actinobacteria nei pazienti epilettici.
Dieta chetogenica, probiotici e trapianto di microbiota fecale (FMT) hanno migliorato la disbiosi della microbiota intestinale e l’attività epilettica.
Questi studi limitati suggeriscono in modo conclamato che la diversità e la disbiosi della microbiota intestinale potrebbero essere coinvolte nella patologia dell’epilessia.
Studi futuri che forniscono una visione più affidabile e approfondita della comunità microbica intestinale potrebbero aprire la strada a terapie alternative promettenti rispetto al trattamento attuale dell’epilessia.
Fonti:
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33064448/
Dieta Chetogenica ed Epilessia: cosa sapere
La dieta chetogenica ha dimostrato di avere un ruolo significativo nel trattamento dell’epilessia, specialmente quando si tratta di pazienti che non rispondono adeguatamente ai farmaci tradizionali. Questo regime alimentare, sviluppato dagli anni ’60, è inizialmente emerso come approccio terapeutico nell’obesità, ma è stato successivamente valutato anche per una serie di altre condizioni, tra cui il diabete, la policistosi ovarica, l’acne e, in particolare, l’epilessia refrattaria.
Le origini dell’uso della dieta chetogenica nell’epilessia risalgono al secolo scorso, quando è stato osservato che il digiuno aveva un effetto “sedativo” sulle crisi epilettiche. Questa osservazione ha dato vita all’idea di utilizzare la dieta chetogenica come possibile terapia per i pazienti con epilessia.
La dieta chetogenica si basa sulla produzione di corpi chetonici nel corpo, che avviene quando il livello di carboidrati è ridotto al minimo e il corpo inizia a bruciare grassi per ottenere energia. I corpi chetonici vengono utilizzati come fonte alternativa di energia al glucosio. Si ritiene che questa transizione metabolica possa avere un effetto positivo sul controllo delle crisi epilettiche.
Il meccanismo preciso attraverso il quale la dieta chetogenica agisce nell’epilessia non è ancora completamente compreso, ma sembra che l’uso dei corpi chetonici come sostituto del glucosio giochi un ruolo chiave.
In sintesi, la dieta chetogenica offre un’opzione terapeutica promettente per pazienti con epilessia refrattaria, specialmente quando i farmaci tradizionali non sono efficaci.
Come La GAPS Può essere sinergica nel trattamento dell’epilessia?
La dieta GAPS (Gut and Psychology Syndrome) può essere importante nel “sedare” i fenomeni epilettici, similmente alla dieta chetogenica, attraverso il suo focus sull’intestino e l’equilibrio microbico nella flora intestinale. Il Protocollo Nutrizionale GAPS è progettato per guarire l’intestino e ripristinare la salute della microbiota intestinale.
La ricerca accademica sul Protocollo GAPS è ancora relativamente recente, ma è stata avviata in risposta a numerosi resoconti e testimonianze che indicano come questo protocollo abbia contribuito significativamente alla guarigione di gravi condizioni infiammatorie, digestive, psicologiche e neurosviluppali. Il protocollo GAPS si concentra sull’eliminazione di cibi che possono causare infiammazione e danneggiare l’intestino, e sulla promozione di alimenti nutrienti che supportano la guarigione intestinale.
La connessione tra l’intestino e il cervello è stata oggetto di crescente attenzione nella ricerca scientifica. La dieta GAPS potrebbe influenzare positivamente l’epilessia attraverso il miglioramento della salute intestinale e la riduzione dell’infiammazione sistemica. Studi futuri potrebbero esplorare più approfonditamente il legame tra la dieta GAPS, la microbiota intestinale e l’epilessia per fornire ulteriori prove e comprendere meglio i meccanismi coinvolti.
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