Reazione tossica ai metalli

La Dieta GAPS è stata messa a punto dalla dottoressa Natasha Campbell-McBride.

GAPS è l’acronimo di Gut and Psychology Syndrome, ma anche di Gut and Physiology Syndrome, ovvero la Sindrome Psico-intestinale e la Sindrome Fisio-Intestinale.

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la dieta GAPS è approccio che individua un’intima correlazione tra la salute intestinale e le patologie psicologiche e fisiche.

Questo di seguito è un articolo della dott.ssa Campbell-McBride che spiega perché si manifestano le reazioni tossiche ai metalli e come trattarle.

Dott.ssa Caterina Borraccino

 

REAZIONI TOSSICHE AI METALLI


Nel nostro mondo moderno siamo tutti esposti quotidianamente ai metalli.

A seconda dell’efficienza del sistema di disintossicazione dei nostri corpi abbiamo diverse reazioni ai metalli.

Alcune persone (con un forte sistema di disintossicazione) possono avere un alto carico di mercurio nel corpo, per esempio, e non hanno sintomi.

Un’altra persona (con un sistema di disintossicazione mal funzionante) può avere quantità molto piccole di una sostanza tossica nel corpo, ma ne risente gravemente.

L’allergia ai metalli è un fenomeno recente e può essere molto grave in un individuo suscettibile.

Le persone possono sviluppare allergie a qualsiasi metallo presente nell’ambiente: mercurio, piombo, arsenico, rame, cadmio, alluminio, ferro, nichel, palladio, oro, argento, titanio, ecc.


Alcuni di questi metalli sono pesanti nel loro peso molecolare (mercurio e piombo per
esempio), alcuni sono leggeri (alluminio) e alcuni sono nel mezzo, quindi è
scorretto chiamarli metalli pesanti, li chiameremo metalli tossici.


I metalli hanno la capacità di legarsi allo zolfo (con gruppo solfidrilico SH) e ad altri gruppi nei mitocondri, enzimi e proteine ​​cellulari.

Organi contenenti grasso (come il cervello, il resto del sistema nervoso, sistema immunitario e ghiandole endocrine) e organi ricchi di collagene (come articolazioni, colonna vertebrale e altre strutture di supporto) con numerosi gruppi SH e particolarmente vulnerabili ai metalli.

La conseguenza sono disturbi neurologici e psichiatrici, problemi endocrini e disturbi del tessuto connettivo come: sclerosi multipla, SLA, epilessia, psicosi, artrite reumatoide, lupus, malattie della tiroide, ecc.

I metalli inducono la formazione di radicali liberi, inattivano gli enzimi, danneggiano il DNA e i mitocondri e agiscono come fattori scatenanti di infiammazione, allergia e autoimmunità.


I mitocondri sono le nostre fabbriche di energia nel corpo.

Danneggiando i mitocondri i metalli inducono affaticamento, portando allo sviluppo della sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia e altre condizioni croniche caratterizzate da mancanza di energia.


Legandosi agli enzimi e alle proteine ​​nel corpo, i metalli cambiano la loro identità, quindi il sistema immunitario non li riconosce come “self” e sviluppa anticorpi contro di loro, iniziando un attacco autoimmune ai propri tessuti e organi.


Test delle porfirine nelle urine


Questo test è considerato uno dei migliori indicatori di tossicità dei metalli nel corpo.

Cosa sono le porfirine?

Sono molecole coinvolte nella produzione di energia nel nostro corpo. Ad esempio l’emoglobina, una molecola che trasporta ossigeno nel sangue, essenziale per la produzione di energia, è costituita da
porfirine.

I metalli tossici interferiscono nella conversione delle porfirine in emoglobina e in altre molecole coinvolte nella produzione di energia.

Di conseguenza il paziente soffre di affaticamento, mentre le porfirine non vengono utilizzate, si accumulano e si riversano nelle urine.

Quindi, se il livello di porfirine nelle urine è alto, è considerato un’indicazione di tossicità da metalli.

Non solo il mercurio può causare questo problema, ma rame, stagno, piombo, argento, nichel e altri metalli.

Questo test è spesso utilizzato dai dentisti olistici nel monitoraggio dei progressi del paziente dopo la rimozione dell’amalgama.

Test MELISA


In questo esame i leucociti del paziente vengono isolati dal campione di sangue e sono esposti a vari metalli in laboratorio.

A seconda di cosa succede ai leucociti, il risultato del test può mostrare “allergia” a particolari metalli
o “reazioni tossiche”.

Secondo il professor V. Stejskal dell’Università di Stoccolma in Svezia, che ha sviluppato il test, le reazioni tossiche mostrano che i leucociti si danneggiano a contatto con il metallo e che non sono in grado di reagire.

L’allergia invece significa che i leucociti hanno una reazione “allergica” esagerata al metallo.

Il “tossico” è la reazione ai metalli che può spiegare un basso numero di globuli bianchi nelle persone con questi problemi.

È ciò che si presenta in molti pazienti GAPS.

Molti laboratori in tutto il mondo possono eseguire il test MELISA e può essere utile in particolare per i dentisti olistici.

Come risultato del test MELISA, al paziente può essere consigliato di rimuovere l’esposizione a determinati metalli nell’ambiente (che dovrebbe essere fatto comunque) e di sottoporsi a una procedura di chelazione medica.


PROCEDURA DI CHELAZIONE MEDICA


La chelazione medica viene eseguita con farmaci contenenti zolfo (DMSA, DMPS, EDTA e altro) e gli specialisti in questa procedura raccomandano la somministrazione endovenosa con iniezioni lente.

Un ciclo di chelazione IV può durare alcune settimane e può essere molto costosa e, sebbene molti pazienti riportino grandi miglioramenti, a molti non accade.


In definitiva, dovrebbe essere la scelta del paziente se eseguire o meno la chelazione endovenosa.

Tuttavia, deve essere chiaro al paziente che la vera causa del problema è il blocco del suo sistema interno di disintossicazione. 

Immagina uno stagno tossico (il corpo del paziente GAPS) con un flusso in entrata (tossine) e un flusso in uscita (disintossicazione).

Se il flusso in uscita viene bloccato (quando il sistema di disintossicazione non funziona) lo stagno traboccherà.

Sì, puoi svuotare lo stagno (con protocollo di chelazione), ma si riempirà di nuovo abbastanza presto.

Il protocollo nutrizionale GAPS aiuta a ripristinare il sistema di disintossicazione della persona, e questo riprende a funzionare.

In molti pazienti questo è tutto ciò che deve essere fatto, ma in alcune persone lo “stagno” deve essere svuotato anche con la chelazione medica.

È raccomandabile che la persona aderisca al Protocollo Nutrizionale GAPS almeno un anno prima della chelazione medica (se indicata per questa persona).


TRATTARE LA TOSSICITÀ DEI METALLI


Prima cosa è necessario concentrarsi sulla dieta GAPS e sul consumo di estratti freschi per almeno un anno (preferibilmente per due anni).

Questa procedura aiuterà a ripristinare la capacità del corpo di disintossicarsi naturalmente e in molti casi elimina la necessità di altre misure.


Le reazioni allergiche ai metalli derivano dallo stesso problema delle allergie alimentari, sostanze chimiche e qualsiasi altra cosa e un sistema immunitario squilibrato, tipico dei pazienti GAPS.

Il Protocollo Nutrizionale GAPS ha lo scopo di riequilibrare l’immunità e gettare le basi per rimuovere le reazioni allergiche non solo ai metalli ma ad altri fattori ambientali.


Una cosa che non è facoltativa per le persone che reagiscono ai metalli è lavorare con un dentista olistico.

Ma ancora una volta, il paziente deve essere abbastanza forte da subire il trattamento.

Quindi, spesso è una buona idea rafforzare il paziente con il Protocollo nutrizionale GAPS prima di sottoporsi alle procedure odontoiatriche.

È una buona idea avere una consulenza con un dentista olistico all’inizio del trattamento per decidere se c’è qualche intervento dentale che deve essere fatto urgentemente.

Dopo che il lavoro urgente è stato eseguito, tutte le procedure non urgenti possono essere rimandate al momento in cui il paziente è più forte.


Integratori per la rimozione di metalli tossici 


Consiglio di consumare estratti per almeno un anno (preferibilmente per due anni) prima di considerare gli integratori chelanti dei metalli.

Integratori di probiotici e gli alimenti fermentati agiscono rimuovendo delicatamente i metalli tossici dal corpo. Le alghe marine (quando introdotte nella dieta) sono note per fare lo stesso.

La dieta GAPS ricostituirà il paziente dal punto di vista nutrizionale per renderlo più forte e
in grado di disintossicarsi senza sintomi drammatici.

Un alto contenuto di minerali negli alimenti è molto importante, poiché è noto che i minerali naturali proteggono dai metalli tossici (e dalle radiazioni) e aiutano a rimuoverli.

Quindi, cibi coltivati ​​su terreni ricchi di minerali sono molto preziosi per questi pazienti, in particolare i terreni integrati con polvere di roccia o cenere vulcanica.

Esistono integratori specifici e consigliati nei protocolli GAPS, ma sono utili al paziente solo quando non ci sono più disturbi digestivi. Ed è necessaria la supervisione di un professionista per supportare il processo di chelazione senza incorrere in ulteriori problematiche.


Per saperne di più sulla Sindrome dell’Intestino e della Psicologia, come si sviluppa e come trattarla
in modo efficace con un protocollo nutrizionale valido si prega di leggere il libro della dott.ssa Natasha Campbell-McBride:

“La Sindrome Psico Intestinale” 

 

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Dicembre 29, 2021

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